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Trentodoc
Bollicine di montagna
A volte un brand esiste già da molto tempo, ma stenta a decollare dal punto di vista comunicativo. Il marchio Trentodoc affonda le sue radici nei primi anni del ‘900, ma solo a un secolo di distanza la sua fama nel mondo degli spumanti si è finalmente affermata a livello nazionale e internazionale.
Trentodoc
Spumante a chi?
La collaborazione tra L’Istituto Trento DOC e Archimede è cominciata nel 2014, con la creazione di un nuovo sito responsive e l’apertura di una pagina Facebook e di un profilo Instagram. L’obiettivo era quello di portare il brand al di fuori dei circuiti specializzati, renderlo popolare, universalmente noto. Certo non si poteva rivaleggiare con lo Champagne, ma nel corso degli anni l’italianissimo Franciacorta era riuscito a costruirsi una grande riconoscibilità. Saremmo riusciti a fare altrettanto anche noi?
Trentodoc Trentodoc Trentodoc Trentodoc
Effervescenza digitale
Bisognava raccontare l’allegria delle bollicine, ma anche la qualità assoluta di un prodotto che non ha nulla da invidiare al suo progenitore francese, neanche nel prezzo! Il sito e i social erano un buon punto di partenza, ma bisognava andarsi a cercare nuovi appassionati, intercettarli mentre cercavano qualcos’altro, far capire che valeva la pena spendere 10, 20 o magari 100 euro per una bottiglia piena dei profumi delle Dolomiti, che si sarebbe ricordata per tutta la vita. Ci sono voluti anni, ma i risultati sono arrivati. I numeri del 2018 lo testimoniano: quasi 30 mila visite al sito in un mese, quasi 70 mila fan su Facebook e oltre 10 mila su Instagram, 50 mila click sulla campagna Google Display e 55 mila su quella Facebook.
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